XENOBLADE CHRONICLES X - Recensione per Wii U
Buongiorno a tutti,
tra un impegno e l’altro volevo scrivere di un videogioco
per Wii U che è uscito a inizio Dicembre dello scorso anno e che mi sta
entusiasmando parecchio: Xenoblade Chronicles X.
Per i meno esperti faccio una breve introduzione per darvi
un’idea più chiara su cosa stiamo parlando.
Innanzitutto vi racconto di come è nata la mia passione
per i videogiochi: ho iniziato quasi trentacinque anni fa grazie a mio padre che per Natale
mi regalò il mitico VIC 20 della Commodore, uno dei primi Personal Computer
accessibili al grande pubblico (quelli precedenti avevano prezzi proibitivi e
non erano studiati per essere “user friendly”). Grazie a questa prima
scatoletta attaccata alla tv in bianco e nero di cui disponevamo, io e mio
fratello Enrico, aiutati da una grande fantasia, ci immergevamo in mondi
virtuali sempre diversi e pieni di fantastiche sorprese.
La grafica era ridicola (rispetto alle produzioni attuali)
e l’interazione con ciò che si vedeva a schermo molto limitata ma questo non ci
impediva di spenderci alcune ore della giornata per cercare di venire a capo
delle avventure che affrontavamo (anche solo per capire i controlli dei personaggi!). Tra l’altro, essendo ancora agli albori
l’industria dei videogiochi da casa, tutto il materiale era in Inglese e questo
era anche un incentivo per imparare la lingua di Albione e cercare di espandere
l’esperienza di gioco.
In questi ultimi anni, tra una cosa e l’altra
e potendo dedicarle sempre meno tempo, ho continuato ad alimentare questa mia
passione, passando attraverso svariati sistemi casalinghi e provando differenti
tipologie di giochi, per cui, con la massima umiltà, posso dire di aver
maturato una certa esperienza, sicuramente influenzata dai gusti personali
(cinema e fumetti soprattutto).
Tornando al titolo di cui voglio parlare posso dire che si
tratta di un classico jrpg, ovvero un “japanese role playing game”: un gioco di
ruolo di stampo tipicamente giapponese, basato sullo sviluppo delle
caratteristiche del proprio personaggio e del gruppo di individui (il party)
che lo accompagna nel corso di una storia molto lunga e coinvolgente.
Questo tipo di giochi comporta che ci sia un mondo molto
vasto da esplorare, che si eseguano diverse azioni (di solito combattimenti ma
ci sono anche altri obiettivi) legate a delle missioni che permettono di
progredire nella storia principale fino all’epilogo conclusivo (che poi
permette di continuare ad interagire ed esplorare il mondo senza soluzione di
continuità, quindi in teoria il gioco non finisce mai).
Quindi si parte da un personaggio “grezzo” che ha delle
caratteristiche fisiche e delle abilità molto limitate che migliorano nel corso
della storia mano a mano che si affrontano i diversi capitoli della vicenda,
affrontando i nemici più semplici e poi passando ai boss sempre più potenti
(che rilasciano anche maggiori ricompense) e svolgendo le quest principali e
secondarie che il gioco ci propone.
Naturalmente se il personaggio non raggiunge un certo
livello non può affrontare determinate missioni, quindi per progredire nella
storia occorre che abbia acquisito delle caratteristiche tali da permettergli
di sbloccare i capitoli successivi.
Detto così sembra qualcosa di abbastanza complesso e
macchinoso ma vi posso assicurare che dopo un momento iniziale di imbarazzo
dovuto alla vastità delle cose che si possono fare e gestire, una volta che ci
si è presa la mano e ci si è immersi nel mondo tutto comincia a dipanarsi in
modo naturale e si viene completamente assorbiti dalla storia e dalla voglia di
far progredire le statistiche che riguardano il proprio personaggio e di vedere cosa gli sviluppatori abbiano
messo in serbo per noi.
Xenoblade Chronicles X è sviluppato da Monolith Soft, una
software house giapponese, che ha iniziato la sua attività alla fine degli anni '90 e si
collega idealmente (anche se dal punto di vista della storia non ci azzecca
nulla, perché ogni capitolo è separato dagli altri) alle altre avventure
uscite che richiamano il titolo di questa ultima fatica (Xenogears, ecc.), come struttura generale di gioco, caratterizzazione dei personaggi, sviluppo
delle missioni e approccio richiesto al giocatore.
Certo, il fatto che le attuali piattaforme di gioco e i
supporti digitali consentano l’elaborazione di un numero superiore di dati e di
informazioni ha permesso di aumentare l’esperienza, includendo mondi dalle
dimensioni sempre più ragguardevoli, un numero maggiore di missioni e
arricchendo il comparto grafico e sonoro fino a raggiungere livelli di assoluta
eccellenza (come in questa ultima fatica).
La parola che viene in mente pensando a questo gioco è
vastità. La storia si svolge su un pianeta, Mira, caratterizzato da cinque
contenti diversi, dalle ambientazioni vastissime, estremamente popolati dal punto di visto della flora e della
fauna e interamente esplorabili.
L'umanità è stata attaccata da una razza
aliena che ha invaso la Terra e solo una grande astronave, la Balena Bianca, è
riuscita a fuggire indenne dal nostro pianeta prima che venisse spazzato via e a
rifugiarsi su questo nuovo avamposto per l’umanità.
Peccato che gli alieni siano riusciti a danneggiare
l’astronave prima che potesse atterrare e per questo motivo si è verificato un
atterraggio d’emergenza che ha causato la morte di molti occupanti,
schiantatisi durante le disperate operazioni che si sono rese necessarie.
Di qui inizia l’avventura del nostro personaggio (il cui
aspetto, nonché il nome, è completamente configurabile tramite un apposito
editor ad inizio del gioco, questo è forse l'unico neo del gioco in quanto si poteva fare di più dal punto di vista della caratterizzazione del personaggio). Il nostro alter ego è trovato ancora vivo in una capsula che si è
staccata dalla nave madre ed è così prontamente reclutato da Elma, la
coprotagonista della storia che lo conduce a New Los Angeles.
Dopo un breve periodo di spaesamento (in tutti i sensi) e
di addestramento il personaggio verrà assegnato ad una unità militare chiamata
B.L.A.D.E. che lo autorizzerà ad esplorare liberamente il nuovo mondo in cerca
di nuovi manufatti e di diverse locazioni e di sviluppare nel contempo le
tecniche di combattimento ed il proprio equipaggiamento, svolgendo le diverse
missioni che mano a mano si presenteranno. Ad un certo punto, poi, dopo aver
conseguito la patente (!) il nostro eroe avrà accesso a degli esoscheletri
potenziati da combattimento (sullo stile di Gundam, Patlabor o Robotech per chi è
vecchietto come me, oppure Evangelion per chi è più giovane) che lo
renderanno una vera macchina da guerra, con una potenza di fuoco esagerata.
Diciamo che una volta ottenuti tali mezzi (tra l’altro
resi benissimo, con un mecha design davvero ispirato) si entra nella fase più
calda del gioco e i combattimenti sono molto più appaganti e divertenti.
Peccato che al sottoscritto ci siano volute quasi quaranta ore (!) per pervenire
a tale risultato e vi posso dire che non è stata una passeggiata. Il problema
dei jrpg è proprio il fatto che non sono per nulla semplici e che richiedono
molto tempo per essere padroneggiati e sviscerati in tutte le loro componenti,
però se si ha la voglia e la pazienza di farlo, possono dare grandi ricompense
ed enormi soddisfazioni e Xenoblade non fa certo eccezione in tal senso.
MODUS OPERANDI
Ho giocato su Wii U per 80 ore, sono al livello 50, ho
comprato 6 skell e ho completato la storia principale (ma non ancora tutte le subquest, che richiedono un grande esborso di tempo...).
VERDETTO
Si tratta sicuramente di un gioco eccezionale, vastissimo come
ambientazioni e ricco di cose da fare. Non è certo per tutti (e soprattutto non
lo consiglierei ai bambini, sia per le tematiche trattate sia perché richiede
grandi dosi di pazienza e molta dedizione, quindi una fruizione che non è molto
immediata, inoltre non è localizzato in italiano, tranne per i sottotitoli), però una volta entrati nell’ottica si può gustare appieno
un’esperienza che non ha pari dal punto di vista ludico. Unica pecca la storia
che rispetto ad altre produzioni di Monolith Soft è un po’ sottotono e per lo
più funzionale al gioco (mentre nelle avventure precedenti si cercava di
introdurre dei temi più adulti, con dei richiami alla religione, alla filosofia
ed alla realtà storica contemporanea). In ogni caso vi terrò incollati al
televisore per tante ore e non vi stancherete facilmente delle sue
ambientazioni e delle sfide proposte, quindi vale sicuramente il prezzo d'acquisto.
Inoltre, con l'annuncio della nuova console di Nintendo per il 2017, rimane una delle ultime mega produzioni per la Wii U, quindi può benissimo colmare l'attesa nel periodo che intercorre fino al lancio della nuova generazione di hardware.
AGGIORNAMENTO (14/04/2025)
A distanza di quasi 10 anni dall'uscita e con la Switch 2 alle porte, questo gioco è stato riproposto come uno degli ultimi grandi titoli per la Switch, prima del passaggio all'hardware di livello superiore.
Alcune modifiche per rendere l'hub più "intelleggibile" e altre piccole aggiunte lo rendono un must buy per chi ha amato (come me) l'originale. A dire il vero l'ho già comprato, complice un'offerta eccezionale che non potevo lasciarmi scappare. Quando avrò il tempo di metteci le mani farò un upgrade del presente post. See you space cowboy!
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